l’impostazione tecnica vincente del gruppo non è cambiata. Come negli anni ’90 il sound del gruppo è il solito rompicapo stilistico, un jazz-punk-metal tanto intellettuale, quanto sgraziato sospinto dalle acrobazie di basso e chitarra, dal sax istrionesco, dai controtempi assassini della batteria.[..]durante gli anni la band non ha perso un’oncia di capacità tecnica e abilità melodica, implementandola al contrario con gli inserti delle tastiere e un gusto per i fondali prog-rock, pervenendo a un prodotto che non ha il sapore dell’heri dicebamus ma anzi la carica esplosiva del trash metal, felicemente sovrapposta a un sapientissimo jazz arricchito da un tic di surrealismo e sarcasmo.
http://www.micsugliando.it/2015/01/05/splatterpink-mongolflashmob/